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Glifosato: per la ECHA non è cancerogeno, ma gli studi citati sono di parte



Lo scorso 30 maggio, la ECHA (Agenzia europea delle sostanze chimiche) ha espresso il suo parere sul glifosato: può avere effetti negativi a lungo termine sugli organismi acquatici, ma "Sulla base di un’ampia revisione delle prove scientifiche, il comitato conclude nuovamente che la classificazione del glifosato come sostanza cancerogena non è giustificata", o ancora “le prove scientifiche disponibili non soddisfano i criteri per classificare il glifosato come sostanza tossica per specifici organi bersaglio o come sostanza cancerogena, mutagena o reprotossica”.


Come già accaduto nel 2017, la ONG "Ban Glyphosate" denuncia che gli studi citati da ECHA sono di parte, redatti dalle industrie prodruttici della sostanza. In Toscana, anche Ilaria Bugetti, Consigliere della Regione, risponde che la Regione Toscana ha considerato numerosi studi che, al contrario, ne confermano i gravi effetti collaterali.


Il prossimo 15 dicembre 2022 scadrà l'autorizzazione all'utilizzo dell'erbicida. Adesso il testimone per un ulteriore parere passa alla EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare).


Intanto, le analisi ARPAT indicano elevati livelli di pesticidi in molti fiumi della Toscana, in particolare nella piana a sud-est di Pistoia.



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