L'area di cui si parla questa volta riguarda un vasto appezzamento di terreno, un tempo adibito a vivaio e contenente in particolare grosse piante di olivo in vaso, ma non solo.
Qualche mese fa tale terreno, che allora era liberamente accessibile al suo interno da ogni lato, venne liberato da tutto quanto conteneva e recintato per circa tre quarti del suo perimetro con una fila di parallelepipedi bianco/rossi in materiale plastico sormontati da una robusta rete metallica. Adesso, siamo in presenza, lateralmente a Via Coluccio Salutati, Via Roccon Rosso, Via Traversa della Vergine di tale forma di delimitazione. Solo da una porzione del perimetro dell'area, posta lungo Via Traversa della Vergine, è ancora possibile accedere all'interno del terreno, ormai del tutto incolto, invaso da arbusti, in alcuni punti anche un po' acquitrinoso. nel quale, si trova inoltre un vecchio casotto che, immagino, fosse adibito a rimessa.. Il perimetro percorribile intorno all'appezzamento, è stimabile in almeno settecento metri. Dall'ultimo lato, il terreno di cui trattasi, confina con un altro grosso appezzamento, quest'ultimo coltivato alla perfezione.
Al termine di questa descrizione, rimangono alcune osservazioni da fare. Innanzitutto, sulla bruttura a vedersi di un terreno incolto così vasto e così vicino ad una zona abitata, trafficata e frequentata. E poi il fatto che: in tutta l'area percorsa non esista né un cartello, né un indizio che siano in corso lavori di qualunque tipologia per trasformare a qualsivoglia titolo il luogo che abbiamo individuato. Di conseguenza, ci si domanda: chi ha effettuato la recinzione, non tanto con la rete, ma, sopra tutto, con i parallelepipedi in plastica? E' stato un privato? Se si, a che scopo, visto che l'area interna si presenta ormai abbandonata, mentre quando era attiva e produttiva non esisteva niente di tutto questo? Sarebbe una operazione antieconomica e poco razionale, per quanto possiamo saperne.. E' stato il Comune allora? Se così fosse, la domanda diventerebbe: "A che titolo?"
Un discorso a parte, infine, meriterebbe il destino subito dal vecchio tratto di Via Traversa della Vergine, adesso interdetto al traffico veicolare anche in questo caso da una serie di parallelepipedi in plastica messi di traverso alla sede stradale. il risultato, ben espresso dalle foto, è stato, anche qui, l'abbandono, concretizzatosi con la vegetazione infestante che si è impadronita della sede stradale e della striscia attigua al muro di confine, il cui stato sta divenendo via via più decrepito e fatiscente.
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