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Immagine del redattoreLegambiente PT

Arriva anche lo SCIACALLO DORATO

Un interessante articolo che descrive l'espansione di questa spece che da poco è stata avvistata anche nella zona di Acquerino







Lo sciacallo dorato (Canis aureus Linnaeus, 1758) è un canide lupino di medie dimensioni diffuso in Europa sud-orientale e centrale, Asia Minore, Medio Oriente e Asia sud-orientale. Viene classificato dalla IUCN tra le specie a rischio minimo, dato che ha un vastissimo areale dove trova cibo e ripari in abbondanza. È una specie sociale che vive in famiglie nucleari che consistono di coppie accompagnate dai loro cuccioli. Si tratta di un animale molto adattabile, capace di sfruttare numerose fonti di cibo, dai frutti e gli insetti fino ai piccoli ungulati.

Sin dal 2005, la MSW[5] ne riconosce 13 sottospecie, ma alcuni studi genetici condotti nel 2015 hanno dimostrato che sei delle supposte sottospecie in Africa fanno invece parte di una specie a sé stante, il Canis lupaster, riducendo così il numero di sottospecie di sciacallo dorato a sette.

Benché simile a un lupo grigio di taglia ridotta, lo sciacallo dorato è più snello, con un muso più stretto, una coda più corta e un passo più leggero. Il suo mantello invernale differisce da quello del lupo per le sue sfumature più fulve-rossicce. Malgrado il suo nome informale, non è strettamente imparentato con lo sciacallo dalla gualdrappa e con lo sciacallo striato, essendo invece più imparentato con il lupo grigio, il coyote e il caberù. Può produrre ibridi fertili sia con i lupi grigi che con quelli africani. Fonte notizie wikipedia




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