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Immagine del redattoreLegambiente PT

Camminata da rocca a rocca

Un giro a piedi sulle colline di Quarrata






Il "videoriassunto"



Caratteristiche


Lunghezza: 5.6 km

Tipo di terreno: asfalto 90%, sterrato 10%

Difficoltà: Media

Tempo di percorrenza: 1 ora e 20 minuti (variabile in base all'allenamento)

Partenza: Tizzana (Quarrata), Rocca o eventualmente piazza della chiesa

Arrivo: Rocca di Carmignano




Mappa Interattiva






La mappa interattiva 3d


Il file gpx scaricabile per usarlo con la propria applicazione



Il percorso


l percorso che parte dall’antico castello con Rocca di Tizzana e arriva alla Rocca di Carmignano permette di esplorare il versante Quarratino e Pratese del Montalbano.

Geograficamente il Montalbano si colloca tra la pianura di Pistoia-Prato-Firenze, la depressione del Padule di Fucecchio, a sud-ovest, la piana di Empoli a sud e il corso dell’Arno a sud-est.

Il paesaggio dominante è quello collinare caratterizzato dalle colture della vite e dell’olivo, ma le colline del Montalbano formano anche un ‘paesaggio culturale’ che conserva straordinarie testimonianze di oltre 2000 anni di storia documentate dalle necropoli etrusche, piuttosto che dalle rocche e pievi medioevali, come dalle ville rinascimentali.

Il castello di Tizzana è posto su un colle a 172 metri di altezza in una posizione strategica che nei secoli passati gli consentiva di controllare le strade che muovendo dalla stessa zona di Tizzana risalivano il versante del Montalbano andando poi ad intercettare la strada che si snodava lungo tutto il crinale. Quest’ultimo percorso serviva a raccordare i centri della piana pistoiese con quelli del medio Valdarno e della Valdinievole.

I documenti confermano dagli inizi del secolo XI, l’esistenza sul colle di Tizzana di una fortificazione entrata a far parte di un sistema difensivo e di controllo viario e territoriale di quella parte del versante orientale del Montalbano che separava il contado pistoiese da quello di Prato e di Firenze. Di questo sistema difensivo di ‘frontiera’ facevano parte il castello di Artimino, quello di Carmignano e quello di Bacchereto.

La funzione strategica del Montalbano, che si formò probabilmente proprio a partire dal secolo XI, è testimoniata dai numerosi luoghi fortificati provvisti di rocche e torri ed era rafforzata dalla presenza sul territorio di torri di avvistamento e anche da chiese fortificate. L’essere stata zona di frontiera ha creato le condizioni per cui il Montalbano è stato per lungo tempo terra molto combattuta da protagonisti diversi coinvolti in ribellioni e episodi di guerra: famiglie aristocratiche di chiara origine germanica, tra cui i Guidi e gli Alberti, di volta in volta in accordo o in lotta con il vescovo di Pistoia; le signorie rurali e soprattutto i tre comuni di Pistoia, Prato e Firenze. E anche Lucca non mancò di svolgere un controllo sporadico sui territori del Montalbano. La situazione cominciò a mutare durante il XIV secolo, quando si sviluppò sempre più il predominio di Firenze, che sottomessa Pistoia intorno al 1306 andò a trasformare molti castelli signorili in baluardi del proprio potere.

Il castello di Tizzana è visibile, guardandosi le spalle, per tutta la durata del tragitto fino a Carmignano.

Il sentiero inizialmente scende fino a raggiungere la pianura per poi risalire fino a raggiungere l'incrocio con via Burianese.

Si prosegue fino a trovare via Valle sulla sinistra, una volta imboccata essa dovrà essere seguita fino all'intersezione con via Augusto Novelli che si trova appena sotto Carmignano.

Via Valle è a tratti asfaltata e a tratti bianca, essa attraversa due raggruppamenti di case e un piccolo lago.

Dopo una salita abbastanza ripida il percorso prosegue attraversando un piccolo tratto di bosco, quando gli alberi si diradano è possibile ammirare Tizzana in lontananza e la piana Pistoiese e Pratese.

Giunti in via Augusto Novelli non resta che percorrere un altro tratto di strada che ci porterà ad un raggruppamento di case dove è necessario girare a sinistra e imboccare la prima a strada a sinistra, ovvero, via Fontanaccio che prosegue e incontra via Erta dei Pogginali.

Imboccata quest'ultima non resta che percorrerla tutta e arrivare al Belvedere Arrigo Rigoli, dove sarà possibile ammirare il bellissimo panorama delle colline pratesi, dominate dalla Rocca e dal campanile di quest'ultima.


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Progetto "Mobilità dolce della Piana"











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