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Il Parco Frutteto

Aggiornamento: 26 nov 2020

Nel mese di Ottobre 2019, siamo stati contattati dal Comune di Pistoia che ci ha chiesto una consulenza su una donazione che gli eredi del Sig. Giovanni Tesi avevano fatto al Comune. La donazione consisteva in n. 934 alberi da frutta antichi.

Il circolo si è fatto subito parte dirigente ed ha provveduto a delineare il progetto che oggi si è realizzato nella costituzione del Parco Frutteto Ospedale San Jacopo di Pistoia.






La costituzione del Parco Frutteto Ospedale San Jacopo di Pistoia

Il giorno 4 Luglio 2020 il Parco è stato inaugurato. Le piante di alberi da frutta presenti nel Parco Frutteto dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia, fanno parte della collezione di “Archeologia arborea” del Sig. Giovanni Tesi, che lo stesso ha raccolto e selezionato nel corso della sua vita di esploratore ed appassionato ricercatore della tecnica agricola del passato. Gli antichi fruttiferi, come lui li definiva riguardano alberi di Meli, Peri, Ciliegi e Susini.

Sono varietà molto antiche di importante interesse scientifico, ci sono anche varietà che erano già conosciute dall’epoca degli assiri, greca e romana altre di epoca 1700 e 1800 ovvero, da quando gli agronomi cominciarono a selezionare e catalogare i frutti; e la maggior parte sono di natura autoctona: alcuni di essi sono stati denominati e classificati dal Tesi, com’è usuale dagli agronomi, facendo riferimento al territorio dove sono stati raccolti o al nome del proprietario del terreno, pertanto per gli stessi, non è stato possibile procedere alla classificazione e descrizione. Per queste specie e varietà sarà necessario procedere successivamente alla loro classificazione e descrizione.

Le varietà che sono state piantumate ed attualmente presenti nel Parco sono:

Ciliegi n. 8

Meli n. 110

Peri n. 137

Susini n. 51

Meli n.c n. 2

Peri n.c n. 3

In totale gli alberi da frutta censiti sono n. 311





Il proseguo

Questo è solo l’inizio di un progetto che è destinato a continuare nel tempo. Saranno quindi gradite segnalazioni e contributi da parte di tutti coloro che abbiano voglia di farlo, agronomi, vivaisti, agricoltori e specialisti di frutti antichi, in maniera di poter migliorare ed incrementare la collezione, soprattutto quelli del nostro territorio, rendendola maggiormente fruibile per tutti i cittadini che vorranno vederla e per le generazioni future.




Chi usufruirà del Parco

Tutti i cittadini liberamente, le scuole (visite guidate), il pubblico specialistico.

L’ingresso al Parco è gratuito, ed è possibile mangiare i frutti nella stagionalità è invece vietato l’asporto dei frutti dal Parco.


Rassegna stampa gonews

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