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Salviamo l’oceano e salviamo noi stessi

Un mare di plastica

Ad oggi si stima che negli oceani di tutto il mondo si stiano sversando tra i 10 e i 20 milioni di tonnellate di plastica al giorno. Una massa giunta ormai alla cifra impressionate di 5 bilioni di detriti divisa in una parte visibile che inquina le nostre spiagge e da vita a vere e proprie isole galleggianti, ma anche ad una parte invisibile costituita da a miliardi di micro e nano particelle che penetrano nella catena alimentare . Una parte consistente di tale massa è costituita da bottiglie di plastica o frammenti delle stesse che per degradarsi impiegano tra i 100 ei 1000 anni.

La nostra parte di responsabilità

Oggi in Italia una persona che consuma acqua in bottiglia produce fino a 40 kg di rifiuto di plastica. Plastica che per essere prodotta ha richiesto circa 5 litri di acqua e 1 kg di petrolio per ogni 6 bottiglie con un emissione notevole di Co2 senza considerare poi le emissioni prodotte durante il trasporto. Inoltre una famiglia media arriva a spendere anche 400 euro per l’acquisto dell’acqua in bottiglie di plastica ( dove il costo dell’imballaggio supera il 60%)



Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo (Mahatma Gandhi)

Se vogliamo davvero invertire questa tendenza, dobbiamo acquisire la consapevolezza che il vero cambiamento passa necessariamente dalla modifica delle nostre abitudini quotidiane. Si, spesso non si tratta di sacrifici o aggravio di costi ma semplicemente di riflettere su quali sono i propri gesti quotidiani che se ripetuti per milioni di persone danno origine al fenomeno sopra descritto. Allora oltre all’adozione di buone pratiche di riuso, riciclo e raccolta differenziata dobbiamo intervenire alla fonte, ovvero ridurre la produzione di tutti quei materiali di cui possiamo fare a meno .




Ma ha senso continuare così?

Smettere di acquistare acqua in bottiglie di plastica può essere un primo piccolo grande passo per migliorare la nostra salute e quella dei nostri mari, e del nostro ambiente in generale. Dal rubinetto di casa, a parte casi particolari, esce già una acqua sicura e controllata più che adatta al consumo umano. Se non ci piace sentire il sapore di cloro o vogliamo un acqua ancora migliore esiste la possibilità di installare un impianto di filtrazione acqua che sfrutta il principio dell’osmosi inversa.



Osmosi che???


L’osmosi inversa è un processo di purificazione dell’acqua per uso alimentare che grazie alla pressione della rete idrica che spinge l’acqua attraverso una membrana osmotica si ottiene la completa eliminazione di germi e batteri e l’eliminazione delle particelle inquinanti fino a dimensioni infinitesimali di un decimillesimo di micron. Resta invece nell’acqua la giusta concentrazione di Sali minerali che è utile al nostro organismo. In più si possono installare macchinari che producono anche acqua fredda o gassata o distributori automatici per le esigenze di ristoranti, bar, centri sportivi e palestre.


AFFETTATI!!! Il momento è ora!

Al fine di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, l’Agenzia delle entrate ha previsto un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Grazie a questa opportunità potrai recuperare in brevissimo tempo il costo sostenuto per l’installazione dell’impianto.

Per tutte le info contatta Massimo ( il nostro esperto) a: info@instrumental-acque.it o al numero 3517660999



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