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COMUNICATO STAMPA 16.02.24

VERDE URBANO A PISTOIA: UNA STRAGE AMBIENTALE CHE MINACCIA LA SALUTE PUBBLICA

Il verde urbano nel Comune di Pistoia è in pericolo, e non possiamo restare in silenzio di fronte a un massacro ambientale orchestrato senza criterio, senza visione e senza alcun rispetto per la salute pubblica.

Sebbene sia innegabile che gran parte del nostro patrimonio arboreo abbia raggiunto un'età avanzata, ciò non giustifica affatto le attuali pratiche distruttive che stiamo subendo.

Nel 2017, l'amministrazione si impegnava con tutte le più buone intenzioni promulgando il primo Regolamento del Verde e il censimento, ma ad oggi ci troviamo ancora in attesa del documento cruciale, il Piano del Verde, che avrebbe dovuto essere la base di ogni decisione successiva.

In poco più di cinque anni, il bilancio tra abbattimenti e nuove piantumazioni conta solo 163 alberi, una media di misere 32 unità l'anno (dati Bilancio Arboreo 17-22).

Un dato già poco incoraggiante, ma che da solo non dipinge il quadro completo di una situazione critica.

Assistiamo oggi a interventi massicci, non graduali, di abbattimenti di alberi adulti su tutto il territorio, guidati non da una pianificazione strategica a lungo termine, bensì "trainati" dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo ha provocato una frettolosità che si riflette non solo nella fase progettuale ma soprattutto in quella operativa: interventi massicci eseguiti contemporaneamente, in diverse aree della città.

Questi, nelle loro dimensioni e complessità, creeranno condizioni invivibili in interi quartieri e zone per almeno 10-15 anni, come evidenziato dal nostro progetto "Pistoia città che brucia" del 2023 sulle isole di calore (le temperature al suolo esposto al sole, per riportarne solo alcune erano di 48,2° in Piazza del Duomo 48,2°C - 44,8°C La Sala - 59,8°C Piazza Garibaldi - 46,2° Viale Adua – 50,9° Viale Matteotti mentre all’ombra delle alberature gli scostamenti oscillavano fino a 15° in meno)

Dopo un decennio o più, rimarranno solo dubbi, data la validità dei progetti di "riqualificazione".

L'abbattimento di un numero significativo di alberi adulti, a seguito di perizie eseguite con metodi obsoleti, ritenuti tali da agronomi e esperti del settore, spesso evitabile con approcci conservativi di gestione del rischio, è inaccettabile.

Tali azioni, come è stato pubblicamente dichiarato, non sono basate su ragioni di sicurezza pubblica, ma sono invece mosse da motivazioni "politiche".

Ricordiamo che in piazza San Francesco, nonostante l’intervento non derivasse da finanziamenti PNRR, era previsto l'abbattimento completo di 65 alberi, di cui solo una decina in Categoria rischio D.

Solo grazie a un lungo dibattito con il nostro circolo, si è accettato di salvare tutti gli altri, e procedere con potature conservative e monitoraggio biennale.

Ci troviamo inoltre di fronte a un'amministrazione sorda alle voci della cittadinanza, ignorando ad esempio nel caso dell’intervento di P.zza San Lorenzo raccolte firme e richieste di compromesso.

La mancanza di comunicazione e partecipazione è preoccupante, rivelando un disprezzo per il contributo delle associazioni e della comunità, e questo è un cambio di passo di cui siamo estremamente dispiaciuti, avendo avuto anche negli ultimi anni molte occasioni di confronto costruttivo con l’attuale amministrazione.

Non è accettabile affermare che “una generazione dovrà sacrificarsi”, perché il sacrificio di cui stiamo parlando è la non vivibilità di intere aree urbane.

È fondamentale sottolineare che questa battaglia non è semplicemente ambientalista; è una lotta per difendere gli interessi collettivi e la salute pubblica. Non siamo portatori di una visione astratta, ma cittadini preoccupati per il futuro della nostra comunità.

Oggi non solo abbiamo subito un danno ambientale rilevante, ma siamo anche di fronte a una minaccia concreta alla salute pubblica: l'aumento delle isole di calore, la diminuzione della fissazione di CO2, l'incremento della rumorosità urbana e gli impatti psicologici dimostrati dalla comunità medico-scientifica.

La nostra città merita una gestione attenta e rispettosa, basata su decisioni ponderate e trasparenti.

Il nostro appello è chiaro: basta con questa distruzione senza senso, basta con la mancanza di pianificazione e rispetto per il nostro ambiente e la nostra salute.

È ora di agire con responsabilità e coerenza, prima che sia troppo tardi.


16.02.24

Legambiente Circolo Pistoia

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